lunedì 17 agosto 2015

British Golden Ale - si riparte!

Dopo mesi di stop forzati, finalmete ritorniamo a birrificare, questa volta ci proviamo con una biondina semplice semplice, al fine di provare ad abbandonare il BIAB, in favore dei tre tini, pertanto avevamo bisogno di una ricetta semplice con un solo step di saccarificazione, per non complicare troppo i passaggi.

La cotta, in collaborazione con il mio socio brassicolo Michele alias Luppolo Sannita, che macina da solo oltre 10 chili di malto, inizia il giorno prima, con la preparazione dell'attrezzatura e della location.

L'indomani alle 10,30 con la canonica oretta e mezza di ritardo sulla tabella di marcia accendiamo i fuochi.

Raggiungiamo i 55 gradi, spegnamo ed inseriamo lentamente i malti, che fanno abbassare la temperatura di qualche grado, per il primo step di protein rest per 15 minuti.

Proviamo a leggere il PH, ma come al solito le cartine tornasole risultano poco efficaci per una lettura precisa, pertanto, come già successo altre volte, cerchiamo di regolare alla meglio usando acido lattico.

Passati i 15 minuti andiamo in saccarificazione, monostep all'inglese per un'ora alla temperatura di 66 gradi.
Il tempo passa in fretta e il test della tintura di iodio sancisce la totale conversione già qualche minuto prima dello scoccare dell'ora.
Passaimo quindi al mash out, 78 gradi per altri 15 minuti.

A questo punto siamo pronti per lo sparge, per noi è la prima esperienza, venendo dal BIAB, l'operazione non è esattamente semplice ed immediata.
Facciamo ricircolare un po' di mosto per chiarificarlo, prima del passaggio nell'altra pentola,
già dopo 3/4 litri, risulta essere abbastanza limpido. Ne trasferiamo così 7 litri nella pentola per la bollitura e rabbocchiamo con altrettanti litri per il primo run off.
Dopo 15 minuti ripetiamo il tutto, per un secondo e poi ancora un terzo run off.
Una piccola nota, che ci servirà per le prossima volta:
Il software ci dava solo 2 run off, uno con 7 litri, l'altro con 25, noi invece per problemi di volumi, avendo una pentola troppo piccola per l'acqua di sparge, ne abbiamo fatti 3, dimezzando i volumi di quello che doveva essere il secondo ed ultimo.
In questo modo abbiamo avuto l'effetto collaterale, che non avevamo considerato, causa l'inesperienza, di avere le trebbie scoperte per qualche minuto, speriamo non di troppo.
Ad ogni modo, alla fine il mosto trasferito nel pentolone risultava essere molto limpido, risultato mai avuto prima.






Quando tutto il mosto era finalemte nel pentolone per la bollitura, copriamo tutto e ci prendiamo una pausa, durante la quale degustiamo ben 4 birrette:

Birrificio Fabula, una kolsh molto beverina e gradevole ed un'IPA che ci ha positivamente sorpreso per l'equilibio tra malti caramellati e luppoli, molto profumata e dall'amaro interessante.
Birrificio Birranova, Negramara, un'ambrata simile ad un'IPA ma fortemente sbilanciata verso il caramellato, a me non è dispiaciuta, ma i miei commensali l'hanno trovata un po' stucchevole.
Birrificio Karma, De Rinaldi, si tratta di una Belgian IPA, molto corposa, dai luppoli presenti e persistenti.

Raccogliamo le stanche membra e ritorniamo alla cotta.
Il fornellone ci impiega un po' più tempo del previsto a portare quasi 60 litri di mosto a bollore, ma alla fine andiamo con la luppolatura:
Target per l'amaro, una gittata a 60 ed un'altra a 30 minuti
EKG per l'aroma a 15 minuti.
Sono ormai le 19 e siamo pronti a raffreddare con il collaudatissimo controflusso, che in poco tempo, quanto ne serve per sifonare 46 litri in 2 fermentatori, porta la temperatura da oltre 90 gradi e 25 gradi.

alla fine in pentola lasciamo circa un litro di fondazza.




Per la fermentazione abbiamo usato un Mangrove Jack M07, ed un Fermentis US05, per avere 2 prodotti un pochino diversi a partire dalla stessa base.

Li inocualimo alle 20,30, siamo stanchi morti :)




L'US05 è partito come un treno, mentre l'altro ci ha impiegato 24 ore a farsi sentire dal gorgogliatore.
Staremo a vedere come evolveranno

AGGIORNAMENTO:
 Alla fine i due lieviti hanno lavorato alla grande, l'US05 ha divorato gli zuccheri terminando la fermentazione con una FG di 1010, con un'attenuazione dell'80%, mentre l'M07 partito in sordina terminando la fermentazione a 1012, con un'attenuazione del 76%.
Non male direi!

L'imbottigliamento procede come da copione, riempendo bottiglie, bottigliette e bottiglioni per be 42,5 litri di preziosa cervogea bevanda.







Nel mentre, cambiando discorso, i luppoli sono quasi pronti per la raccolta, in particolare il Cascade, che tanto faticò a levarsi dal terreno, oggi si presente così:




entro qualche giorno la raccolta e l'essiccazione.


A presto!