venerdì 24 febbraio 2017

Prima Belgian IPA



Ciao a tutti, 
rieccoci per raccontare la cotta di domenica 19.
Questa volta proviamo con una Belgian IPA, così da esaurire il filone belga di questa stagione brassicola.
La preparazione, come al solito, inizia il giorno prima, con il lavaggio delle attrezzature, le varie pesate di luppoli, e malti, e la macinazione di questi ultimi.
Questa volta mi trovo a dover macinare 7Kg di Pale,e 500 grammi, di speciali, con il mio fido mulino, ex macchina della pasta, motorizzato con trapano avvitatore, ormai con pacco batteria quasi morto, che necessita di un upgrade, che ho in programma di fare a breve. L'operazione, dato che l'autonomia dello strumento è limitata, mi porta via più di un'ora, oltre al tempo di attesa tra una carica e l'altra, ma alla fine il risultato è soddisfacente:
Tutti i chicchi sono ben macinati, e percentuale di farine, non oltre il 40%. Al grist, ho aggiunto 300 grammi di fiocchi d'orzo, per la ritenuta della schiuma.
L'indomani mattina la sveglia suona inesorabilmente alle 6:30, ed alle 7:30 i fuochi sono accesi, per la prima sosta.




Questa volta ho eseguito un protein rest a 52 gradi per 15 minuti, una sosta di 45 minuti per le beta Amilasi e 15 minuti per le alfa, Mash Out di 15 minuti a 78 gradi.

La cotta non ha avuto particolari problemi, anche mantenere le temperature costanti è stato più semplice del previsto, sarà per il clima abbastanza mite di questi giorni, o perché col tempo ho imparato a gestire la pompa, l'isteresi termica post spegnimento del fornellone, o banalmente sono stato solo fortunato :) 

Filtro attraverso le trebbie 6 o 7 litri di mosto, che già si presenta abbastanza limpido, e vado di fly sparge, mentre trasferisco tutto il un pentolone temporaneo.


Risciacquo la pentola di mash, l'unica in acciaio, (grazie Michè!) e dotata di rubinetto, e trasferisco nuovamente tutto il mosto, piano piano, e vado in bollitura.


Questa volta la luppolatura è massiccia, Taurus per l'amaro a 60 minuti, Aurora Super Styrian ed altro Taurus a 30 minuti, Saaz a 15, ed una paccata di oltre 100 grammi di Cascade coltivato da me 😃 (Ho letto in giro che le Belgian IPA si fanno con i luppoli americani, Io avrei abbondato di luppoli continentali Europei, ma chi sono io per dissentire?? 😃😃).



Dopo 45 minuti di bollitura, misuro la densità e mi accorgo che il target di OG è stato raggiunto, quindi decido di non inserire il mezzo chilo di zucchero candito che avevo previsto.

Alla fine della bollitura, un bel whirpool per sedimentare i luppoli in pellet al centro della pentola, e vado di raffreddamento quasi istantaneo, mediante scambiatore in controflusso in rame, opportunamente pulito con ricircolo di acqua ed acido citrico, e sterilizzato con acqua bollente, prima di procedere all'operazione di raffreddamento.  



Alla fine della cotta, mi sono trovato con mezzo litro in meno, complice anche la grossa quantità di luppolo in pellet sedimentato sul fondo, che mi ha costretto a lasciare indietro più liquido del solito, ma una OG di 1075, perfettamente nel target, ma senza il contributo che avrebbe dato lo zucchero candito, pertanto l'efficienza è schizzata da poco più di 60% al 72%, ne terrò conto per le prossime cotte.

Come lievito ho usato il fondo della precedente fermentazione, travasata pochi minuti prima, in modo da non lasciarlo all'aria per più di qualche minuto, ed una bustina di S33.

L'indomani mattina la fermentazione era partita a bomba, e durante la notte aveva creato una crosta di schiuma sulle pareti di 4 dita ed il fermentatore cantava alla grandissima. La festa è durata 2 giorni, poi nulla più, di nuovo fermentazione bloccata, questa volta intorno a 1020, deve scendere a 1016, nonostante una bustina di S33, un fondo non indifferente di blend T58 + lievito ignorante 😠!! 

L'S33 è famoso per piantarsi a quelle densità, il T58 ha una bassa attenuazione e siamo d'accordo, ma il lievito ignorante dovrebbe fare la sua parte..

Valuterò al travaso, se inoculare un'altra bustina di lievito, probabilmente US05, che non tradisce mai!

Ci aggiorniamo più avanti

Ciiiiao!!!!!


Belgian (non tanto) Dark (abbastanza) Strong Ale.. la storia continua

Ciao a tutti,
nel post precedente avevo raccontato della cotta della Belgian Dark Strong Ale, e di come l'efficienza fosse stata bassa. 
La fermentazione è sta lunga e travagliata. ma dopo oltre un mese in fermentatore, sono riuscito ad imbottigliare, ma merita spendere 2 parole sull'iter che ha avuto questa nuova nata.

Come si legge da titolo, non tanto Dark, in quanto il colore è rimasto ambrato, di solito le mie birre vengono sempre più scure del previsto, pertanto ho adottato la tattica del "Less is better than more", ovvero cerco sempre di mantenermi basso con i malti scuri.. ma questa volta mi ha fregato, l'anomalia di colore non c'è stata, e la birra è rimasta più chiara di quanto pensassi, ma centrando, forse per la prima volta, il colore calcolato dal software, non che sia una Gold, alla fine è di un ambrato abbastanza carico, ma lontana da essere dark. Vedremo più in là nel bicchiere come si presenterà.

La fermentazione, in camera a temperatura controllata, partì benissimo, grazie a 2 bustine di Fermentis T58, che nel giro di un paio di giorni esausirono la fase tumultuosa. Il problema è stato dopo..
Il T58 ha un'attenuazione apparente piuttosto bassa di suo, infatti la densità misurata al travaso, dopo una settimana, era di 1025, (NON 1015/1020, come indicato nel post precedente, a causa della torbidità del mosto, che rende la lettura da rifrattometro molto poco precisa).
Decido di alzare la temperatura della camera di un grado, ma, dopo una settimana, ancora nulla, sempre 1025 o giù di lì..

Alzo ancora per una settimana, ma ancora niente , allora decido di inoculare un lievito aggiuntivo, uno di quelli generici mangia tutto che escono dai kit, che mi ritrovavo come rimanenza, probabilmente da qualche kit gluten free che avevo preso per la wife, tanto ormai il T58 aveva fatto il grosso, in termini organolettici, e dopo una settimana.. miracolo! FG 1020, finalmente potevo imbottigliare.. 

si ma quando?


Finalmente, domenica 19 febbraio, dopo oltre un mese, causa anche varie situazioni per le quali ho rimandato di domenica in domenica, finalmente, in occasione della cotta di una Belgian IPA, sono riuscito ad imbottigliarla, e sfruttare il fondo di lievito della seconda fermentazione per la cotta del giorno!

La tecnica è sempre la stessa, travaso da fermentatore a fermentatore, tramite rubinetti, e zucchero totale sciolto in acqua direttamente nel tino, per il priming.

Alla prossima!