venerdì 24 febbraio 2017

Belgian (non tanto) Dark (abbastanza) Strong Ale.. la storia continua

Ciao a tutti,
nel post precedente avevo raccontato della cotta della Belgian Dark Strong Ale, e di come l'efficienza fosse stata bassa. 
La fermentazione è sta lunga e travagliata. ma dopo oltre un mese in fermentatore, sono riuscito ad imbottigliare, ma merita spendere 2 parole sull'iter che ha avuto questa nuova nata.

Come si legge da titolo, non tanto Dark, in quanto il colore è rimasto ambrato, di solito le mie birre vengono sempre più scure del previsto, pertanto ho adottato la tattica del "Less is better than more", ovvero cerco sempre di mantenermi basso con i malti scuri.. ma questa volta mi ha fregato, l'anomalia di colore non c'è stata, e la birra è rimasta più chiara di quanto pensassi, ma centrando, forse per la prima volta, il colore calcolato dal software, non che sia una Gold, alla fine è di un ambrato abbastanza carico, ma lontana da essere dark. Vedremo più in là nel bicchiere come si presenterà.

La fermentazione, in camera a temperatura controllata, partì benissimo, grazie a 2 bustine di Fermentis T58, che nel giro di un paio di giorni esausirono la fase tumultuosa. Il problema è stato dopo..
Il T58 ha un'attenuazione apparente piuttosto bassa di suo, infatti la densità misurata al travaso, dopo una settimana, era di 1025, (NON 1015/1020, come indicato nel post precedente, a causa della torbidità del mosto, che rende la lettura da rifrattometro molto poco precisa).
Decido di alzare la temperatura della camera di un grado, ma, dopo una settimana, ancora nulla, sempre 1025 o giù di lì..

Alzo ancora per una settimana, ma ancora niente , allora decido di inoculare un lievito aggiuntivo, uno di quelli generici mangia tutto che escono dai kit, che mi ritrovavo come rimanenza, probabilmente da qualche kit gluten free che avevo preso per la wife, tanto ormai il T58 aveva fatto il grosso, in termini organolettici, e dopo una settimana.. miracolo! FG 1020, finalmente potevo imbottigliare.. 

si ma quando?


Finalmente, domenica 19 febbraio, dopo oltre un mese, causa anche varie situazioni per le quali ho rimandato di domenica in domenica, finalmente, in occasione della cotta di una Belgian IPA, sono riuscito ad imbottigliarla, e sfruttare il fondo di lievito della seconda fermentazione per la cotta del giorno!

La tecnica è sempre la stessa, travaso da fermentatore a fermentatore, tramite rubinetti, e zucchero totale sciolto in acqua direttamente nel tino, per il priming.

Alla prossima!

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